Cygnus NG-17

Cygnus NG-17
Emblema missione
Immagine del veicolo
Il lancio del razzo Antares 230 con a bordo la Cygnus NG-17
Dati della missione
OperatoreNorthrop Grumman Space Systems
NSSDC ID2022-015A
SCN51712
DestinazioneISS
Nome veicoloS.S. Piers Sellers
VettoreAntares 230+
Lancio19 febbraio 2022, 17:40:03 UTC
Luogo lancioLP-0A, MARS
Rientro29 giugno 2022, 06:25 UTC
Durata130 giorni
Proprietà del veicolo spaziale
Massa8112 kg
CostruttoreNorthrop Grumman Innovation Systems
Carico3751 kg
Parametri orbitali
OrbitaOrbita terrestre bassa, geocentrica
Inclinazione51,66°
Commercial Resupply Services
Missione precedenteMissione successiva
Cygnus NG-16 Cygnus NG-18

Cygnus NG-17, precedentemente conosciuta come CRS OA-17, è una missione spaziale privata di rifornimento per la Stazione spaziale internazionale, programmata da Northrop Grumman per la NASA nell'ambito del programma Commercial Resupply Services e decollata il 19 febbraio 2022.[1][2]

Il vettore utilizzato è stato un Antares 230+, il quale ha portato in orbita il veicolo cargo Cygnus, costituito in questo caso dalla capsula S.S. Piers Sellers, comprendente il modulo per immagazzinamento pressurizzato costruito da un partner industriale di Orbital ATK, la Thales Alenia Space.

La Cygnus NG-17 è stata la diciottesima missione orbitale del veicolo spaziale Cygnus, la sedicesima delle quali avente come cliente la NASA. Cygnus NG-17 faceva parte, in particolare, del contratto Commercial Resupply Services 2, di cui è stata la decima missione, che prevede un minimo di sei missioni a favore della Northrop Grumman Innovation Systems.[3]

  1. ^ Cygnus NG-17 Resupply flight to the ISS, ESA, 24 febbraio 2022. URL consultato il 23 maggio 2023.
  2. ^ Massimo Luciani, Missione NG-17 compiuta: la navicella spaziale Cygnus di Northrop Grumman ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale, su Tachyon Beam, 21 febbraio 2022. URL consultato il 23 maggio 2023.
  3. ^ Chris Gebhardt, Orbital ATK looks ahead to CRS2 Cygnus flights, Antares on the commercial market, NASASpaceFlight.com, 2 giugno 2018. URL consultato il 4 maggio 2023.

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